“Nuova gestione dei flussi turistici sul lago di Molveno”
È questo il titolo del nuovo e importante progetto avviato recentemente nell’ambito del “Future Lab”. Un progetto che ha al centro il lago di Molveno e che rappresenta un’assoluta novità per il Trentino e non solo, destinato a fare scuola anche per quelle destinazioni turistiche che, in un’ottica di sostenibilità, devono calcolare le proprie capacità di carico, cioè il numero massimo di persone che possono accogliere nello stesso momento, garantendo l’equilibrio con l’ambiente naturale, la qualità di vita delle persone e la stessa soddisfazione degli ospiti.
L’iniziativa, su cui stanno già lavorando l’Apt Dolomiti Paganella, il Comune di Molveno, l’Area Ata del Brenta (Agenzie territoriali d’Area) di Trentino Marketing e i consulenti di “Terra Institute” e “Helios”, è nata con una finalità ben precisa: risolvere l’annoso problema per Molveno dei forti afflussi di persone e di auto che si registrano nell’area del lago in terminati periodi della stagione estiva, soprattutto nei fine settimana.
Presentato recentemente nella sede di Trentino Marketing, alla presenza dell’assessore provinciale al turismo, Roberto Failoni, del sindaco di Molveno, Matteo Sartori, del presidente dell’Apt Dolomiti Paganella, Michele Viola e dell’amministratore delegato di Trentino Marketing, Maurizio Rossini, il progetto darà il via a numerosi cambi di prospettiva per una nuova gestione dei flussi turistici, introducendo il concetto del limite, senza però creare piccoli “musei”, ma luoghi di vita all’insegna della qualità, in equilibrio con l’ambiente e le persone.
Le prime indicazioni in termini di numeri sulla capacità di carico del lago di Molveno e quindi sul numero massimo di persone (turisti negli alberghi, giornalieri, escursionisti) che potranno frequentarlo contemporaneamente, arriveranno dopo l’estate, periodo, questo, durante il quale sarà realizzata un’intesa attività di monitoraggio, soprattutto nei giorni di maggiore criticità, finalizzata all’acquisizione di una grande quantità di dati relativi all’accesso alla spiaggia, all’afflusso veicolare e ai rifiuti. «L’attività di processo di questi dati – spiega Luca D’Angelo, direttore dell’Apt Dolomiti Paganella – permetterà d’individuare e applicare, già per l’estate 2024, le prime iniziative per una nuova gestione dei flussi sul lago di Molveno, migliorando anche l’aspetto della mobilità e dei parcheggi».
Ma cosa s’intende, propriamente, per capacità di carico di una destinazione turistica?
In effetti esistono varie definizioni, ma ai fini del progetto il gruppo di lavoro ha adottato quella dell’Organizzazione mondiale del turismo sostenibile della Nazioni Unite (Unwto) che la definisce come “il numero massimo di persone che possono visitare una destinazione turistica nello stesso momento, senza causare la distruzione dell’ambiente fisico, economico e socio-culturale e una diminuzione inaccettabile della qualità della soddisfazione dei visitatori”». In particolare, l’indicazione esatta di un numero unico di capacità di carico (cioè un numero massimo di visitatori) spesso però non è calcolabile e nella pratica il risultato che si ottiene più frequentemente è quello di un intervallo (un range) quantificato sulla base di alcuni parametri.
Per questo calcolo si farà ricorso a un approccio scientifico che si basa sul cosiddetto “modello causale Dpsir” (acronimo di forze, determinanti, pressioni, stato, impatti, risposte) adottato dall’Agenzia europea dell’ambiente per la valutazione dei temi ambientali, tra cui la capacità di carico di un territorio. Per il calcolo sarà considerato anche il cosiddetto spazio minimo che dovrà avere ogni persona sulla spiaggia del lago di Molveno, pari ad almeno 12 metri quadrati. Questo progetto, infine, è legato anche a un’altra iniziativa in corso sull’altopiano della Paganella che riguarda la mobilità, per una destinazione sempre più “free” (libera) da auto e fortemente orientata alla cosiddetta “mobilità dolce”, tra cui per esempio la bicicletta, ma anche le piste pedonali e l’incentivazione all’utilizzo dei mezzi pubblici per spostarsi tra i comuni di Andalo, Molveno, Fai, Cavedago e Spormaggiore.