LE DOMANDE

Dolomiti Paganella Future Lab

È un progetto pensato per ragionare sui cambiamenti che stiamo vivendo, per rendere la Comunità dell’Altopiano della Paganella più resiliente e capace di immaginare il futuro, elaborando dei modelli di sviluppo coerenti con le sfide attuali.

È stato impostato come una piattaforma in continua evoluzione, unica nel suo genere in Italia, per definire una visione di sviluppo turistico bilanciato di lungo periodo assieme alla comunità, basato sulla vivibilità e la qualità di vita di residenti e ospiti.

Il percorso di lavoro si articola in diverse fasi di ascolto, che coinvolgono la comunità locale e i turisti, al fine di costruire assieme e condividere una visione di sviluppo che consenta di perseguire nel tempo valore per il territorio. In questo quaderno sono riportati i principali risultati della prima parte del lavoro, dedicata ad ascoltare i punti di vista dei portatori di interesse dell’Altopiano: gli attori territoriali, i turisti della stagione invernale, i giovani residenti.

Il progetto è proseguito anche durante la quarantena, perchè pensiamo che il DPFL abbia ancora più senso nell’attuale fase storica, che ci interroga profondamente sul nostro modello di sviluppo e ci obbliga a pensare a come anticipare il futuro, per non subirlo.

La Vision

Nella nostra vision Dolomiti Paganella è un luogo dove le montagne ti rigenerano, con un piede piantato saldamente nell’eterno patrimonio delle Dolomiti, e l’altro che fa un passo fiducioso verso un futuro fatto di residenti e visitatori che condividono la destinazione come attori responsabili, dove la natura e la cultura coesistono attraverso l’innovazione.

La Mission

Interpretare lo sviluppo turistico dell’Altopiano della Paganella come forza positiva per costruire una comunità tenace, coesa e resiliente, capace di affrontare in maniera più consapevole ed equilibrata i rischi e le opportunità che il futuro riserva.

COSA ABBIAMO CERCATO E A CHI LO ABBIAMO CHIESTO

Le 4 questioni chiave 

Il nostro Laboratorio progettuale si è
concentrato su 4 temi principali:

01
Il DNA
della destinazione

La prima questione che abbiamo analizzato riguarda gli elementi che hanno caratterizzato il DNA del territorio turistico fino ad oggi e quali potrebbero (o dovrebbero) essere gli elementi che lo caratterizzeranno in futuro. Ne è scaturita una riflessione sul passato, sul presente e sul futuro della destinazione, per capire quali sono gli elementi di successo attuali che vogliamo portarci nel futuro, ma anche quello che vorremmo trovare nel futuro che oggi non c’è. E sul quale lavorare…

02
Le Nuove Generazioni

“Il futuro mi interessa, perché è lì che passerò il resto
della mia vita”.

Questa bella citazione di Groucho Marx vale per tutti, ma interessa soprattutto i giovani, che hanno più futuro davanti a loro. Che prospettive hanno le ragazze e i ragazzi dell’Altopiano? Che rapporto c’è tra le diverse generazioni? I giovani come vedono gli adulti? E gli adulti, come vedono i giovani?
Sono domande molto dense e complesse, che non ammettono risposte banali.

02
Le Nuove Generazioni

“Il futuro mi interessa, perché è lì che passerò il resto
della mia vita”.

Questa bella citazione di Groucho Marx vale per tutti, ma interessa soprattutto i giovani, che hanno più futuro davanti a loro. Che prospettive hanno le ragazze e i ragazzi dell’Altopiano? Che rapporto c’è tra le diverse generazioni? I giovani come vedono gli adulti? E gli adulti, come vedono i giovani?
Sono domande molto dense e complesse, che non ammettono risposte banali.

03
Cambiamento Climatico

Si dice che il climate change sarà la più grande sfida che l’umanità dovrà affrontare. Eppure le risposte, per ora, sono molto timide sia a livello di politiche che di abitudini di vita.

Ma il COVID forse ci ha insegnato qualcosa. Abbiamo capito cosa vuol dire avere a che fare con una crisi globale e quanto sia importante anticipare i problemi, per affrontarli con maggiore consapevolezza.

04
Turismo in Equilibrio

Restare in equilibrio è più facile in movimento che da fermi, come sa bene chi va in bicicletta. Ma questo vale anche per un territorio turistico come quello dell’Altopiano dove, a fronte di meno di 5.000 residenti, nel 2019 si sono registrate più di 2.000.000 di presenze turistiche. Avere una meta permette di attivare le risorse locali e di trovare una coesione di intenti per affrontare le importanti sfide del modello di sviluppo turistico più coerente con il DNA attuale e futuro del territorio.

04
Turismo in Equilibrio

Restare in equilibrio è più facile in movimento che da fermi, come sa bene chi va in bicicletta. Ma questo vale anche per un territorio turistico come quello dell’Altopiano dove, a fronte di meno di 5.000 residenti, nel 2019 si sono registrate più di 2.000.000 di presenze turistiche. Avere una meta permette di attivare le risorse locali e di trovare una coesione di intenti per affrontare le importanti sfide del modello di sviluppo turistico più coerente con il DNA attuale e futuro del territorio.

Chi abbiamo coinvolto

Abbiamo voluto sentire il punto di vista delle persone che vivono,
lavorano e fanno le vacanze sull’Altopiano, per capire cosa pensano
delle 4 questioni fondamentali alla base del progetto, chiedendo loro
di immaginare il turismo tra 15-20 anni.

GLI OPERATORI TURISTICI E GLI AMMINISTRATORI
che hanno partecipato agli incontri di confronto organizzati nei paesi dell’Altopiano.

I TURISTI INVERNALI ED ESTIVI
che si sono espressi mediante un questionario distribuito durante la stagione 2019-2020.

i giovani dell’Altopiano
che hanno risposto a un’indagine online.

LA COMUNITA’ RESIDENTE
che ha ricevuto a casa il booklet dei risultati intermedi del progetto e risposto ad un sondaggio online.

Le 4 Dichiarazioni per il futuro

Sulla base dei risultati della ricerca svolta finora, abbiamo riformulato le domande chiave
in quattro dichiarazioni che rappresentano il futuro che desideriamo per la nostra destinazione turistica.

Altopiano della Paganella, Ottobre 2030

01
Il DNA della
destinazione

L’ambiente naturale, l’economia rurale e il patrimonio culturale di persone di montagna sono al centro del DNA della destinazione Dolomiti Paganella. Anche se negli ultimi decenni il turismo è stato il principale motore dell’economia, questi tre elementi sono il vero motivo del nostro successo e non vanno dimenticati. Rappresentano quello che siamo, eravamo e vogliamo continuare ad essere, sono ciò che ci unisce e ci rende più di una semplice destinazione turistica fatta di cinque comuni uniti insieme – sono lo spirito del luogo. Grazie al nostro DNA, abbiamo preservato ciò che è vero e unico della vita in montagna, rinnovando e reinventando continuamente noi stessi e la nostra comunità, la nostra casa.

02
Le Nuove
generazionie

Le nuove generazioni fanno parte della comunità turistica non solo come lavoratori, ma anche come leader e innovatori grazie ai cambiamenti introdotti nelle politiche locali per un loro maggiore coinvolgimento e responsabilizzazione. Il turismo ha trainato un cambiamento che è avvenuto in senso più ampio in tutta la comunità. Sono sorte nuove opportunità di carriera in settori legati all’economia turistica ma anche all’ambiente, alla gestione del territorio, all’agricoltura, al welfare, all’innovazione, alle nuove tecnologie e altro ancora. Le giovani generazioni hanno scelto di vivere, lavorare, fare famiglia e investire nell’Altopiano della Paganella come valida alternativa alla vita urbana.

03
Cambiamento
climatico

Il cambiamento climatico è stato da tempo riconosciuto come una forza inevitabile e la destinazione lo ha affrontato adattandosi e reagendo in tempo. Il prodotto turistico ha superato il concetto di stagionalità. Lo sci non è più l’unico protagonista della nostra stagione invernale e sono nate nuove opportunità ed esperienze per chi visita la montagna tutto l’anno. Questa evoluzione è stata possibile perché siamo stati tra i primi ad avviare seriamente la progettazione e l’innovazione di un turismo in montagna “oltre le stagioni”.

04
Turismo
in equilibrio

Esiste una sensibilità condivisa e un impegno reciproco da parte di visitatori, residenti e di tutta la comunità turistica per adottare comportamenti sostenibili. Per ottenere ciò, abbiamo cambiato il modo di definire il successo della nostra destinazione: dalla sola analisi numerica di arrivi e presenze a metriche più profonde come l’impatto socioeconomico del turismo, la qualità della vita dei residenti e un diverso concetto di stagionalità. Inoltre, abbiamo raggiunto il risultato di rendere la destinazione Dolomiti Paganella una delle prime mete di montagna veramente accessibili senza l’uso dell’auto. Sebbene il turismo sia tuttora la fonte principale di benefici per la comunità, ora occupa un ruolo più equilibrato nel sistema economico locale. Abbiamo completato la transizione da una destinazione dipendente dal turismo ad una destinazione a propulsione turistica.

Il Percorso

Viaggia sulla linea del tempo per scoprire le attività del progetto Future Lab.

2019
RICERCA ESPLORATIVA
10.08.2019

Dove tutto è iniziato: i casi che ci hanno ispirato Visit Fiandre – Visit Copenaghen

RICERCA DNA
20.08.2019

Il primo importante lavoro relativo alla ricerca del DNA dell’Altopiano della Paganella, elaborato dal Direttore delle Biblioteche della Paganella, si basa su una frequentazione ventennale della storia locale e dei documenti d’archivio.

Far emergere eventuali “geni dominanti” (richiesta già di per sé innovativa) in 1000 anni di storia documentata ha richiesto un taglio di studio originale; ci siamo perciò addentrati nella foresta di date e avvenimenti seguendo un approccio sperimentale.

Con stupore, il lavoro ci ha portato a:
• Distillare la linea del tempo di ognuna delle 5 comunità per sedimentarne una collettiva;
• Osservare i “caratteri emergenti” nella storia locale, dal medioevo ad oggi, e i picchi di temperamento esibiti da queste comunità;
• Identificare negli eventi eccezionali – ma ritmici – della storia locale i tratti di fondo del carattere forgiato nei secoli;
• Far emergere nella vita collettiva attuale l’antichità simbolica di segni muti e sopravvivenze fossili, e dare a loro un senso profondo;
• Riconoscere che le specificità dell’Altopiano sono frutto di un apprendistato secolare alla vita in montagna.

Il percorso seguito ha permesso di formulare ipotesi storicamente fondate, suggestioni e provocazioni che sono state portate in dote alle conversazioni del FutureLab.

1° MOUNTAIN FUTURE FESTIVAL 
26.08.2019

Dal 27 al 30 agosto sull’Altopiano della Paganella si è svolta la prima edizione, seguita da una seconda nel 2021, dell’evento dedicato al futuro della montagna, il Mountain Future Festival.

Un laboratorio di idee per riflettere, confrontarsi, per fermarsi un attimo e apprezzare la ricchezza e la bellezza delle alte quote. Luoghi, questi, dalla bellezza infinita, ma allo stesso tempo dagli ecosistemi delicati; territori antropizzati, dove l’uomo è chiamato a delineare il proprio futuro nel rispetto della natura di cui fa parte. In questo senso Mountain Future Festival rappresenta una finestra sul futuro della montagna, dalla quale, attraverso la partecipazione di ospiti, esperti, artisti nazionali e internazionali, film, spettacoli e attività in mezzo alla natura, si guarda alle cose positive realizzate fino oggi, per individuare quelle da intraprendere nei prossimi anni, alla luce dei cambiamenti climatici e di una sempre più convinta e necessaria visione di vita legata alla sostenibilità.

EVENTO LANCIO
29.10.2019

Prima presentazione ufficiale al pubblico del ‘Dolomiti Paganella Future Lab. Più di 500 persone presenti hanno seguito l’evento con tanta curiosità e partecipazione.

Una serata interattiva dove alla fine di ogni intervento è stato chiesto a tutti i presenti in sala di rispondere in diretta ad alcune domande per indurre a riflettere su quanto ascoltato e fornire al team di esperti i primi elementi importanti per i successivi step del progetto.
Hanno partecipato:
Michele Viola, Presidente di APT Dolomiti Paganella
Luca D’Angelo, Direttore di APT Dolomiti Paganella
Emil Spangenberg, CEO della società Frame&Work e già artefice del piano di sviluppo della città di Copenaghen.
Paolo Grigolli Direttore della Scuola del Turismo e Cultura della Trentino School of Management
Alessandro Bazzanella Project Coordinator della Trentino School of Management
Graziano Cosner, direttore delle biblioteche comunali dell’altopiano
Maria Pina Trunfio, Direttore del master universitario ‘Tourism & Hospitality Management’ presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope
Roberto Barbiero, coordinatore dell’Osservatorio sul clima della PAT
Pietro Beritelli, Professore presso l’Università di San Gallo in Svizzera

1° WORKSHOP CON GLI ATTORI TURISTICI E TERRITORIALI
30.10.2019

Attraverso un metodo partecipativo ispirato ai principi del design chiamato ‘a doppio diamante’ i partecipanti hanno innanzitutto lavorato su una definizione approfondita dei problemi, per poi ragionare sulle possibili soluzioni di quelli ritenuti più rilevanti.

Alcuni numeri della ricerca

I PARTECIPANTI AL 1° WORKSHOP
● Amministratori pubblici
● Società di Impianti di risalita
● Operatori del settore “esperienze”

Tutti i numeri dei 5 WORKSHOP
5 Workshop totali
14 sessioni di lavoro
500+ post-it utilizzati 2 ore e mezzo per sessione
120+ caffè consumati
131 operatori coinvolti
1000+ bollini adesivi utilizzati
131 persone coinvolte

Fase di studio

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Output del progetto

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Il documentario

Trailer

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