Agosto senza soste per il “Future Lab 2.0”: il team operativo del progetto sta, infatti, lavorando alacremente per i prossimi appuntamenti in agenda e sulla messa a punto di alcune iniziative, tra le quali, quella del cosiddetto “Manuale delle buone pratiche”. Un vero e proprio vademecum di consigli utili per gli operatori turistici, ma validi anche per le famiglie, per attuare stili di gestione aziendale e di vita in equilibrio con l’ambiente naturale e la propria comunità, in un’ottica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Per avere qualche anticipazione sul manuale, che sarà distribuito nei prossimi mesi a tutta la comunità, ci siamo rivolti all’ingegnere ambientale Francesca Ierace, di Terra Institute, società di consulenza strategica e formazione manageriale, leader nella guida delle aziende verso la sostenibilità e l’economia circolare, che affianca il team di lavoro del Future Lab 2.0, coordinato dall’Apt Dolomiti Paganella.

Qual è l’obiettivo principale di questo manuale?
«Seguendo le indicazioni emerse nell’ambito degli incontri con la comunità dell’Altopiano della Paganella – ha spiegato Francesca Ierace – il team di lavoro del Future Lab 2.0, insieme alla nostra società di consulenza, ha identificato una serie di “cantieri progettuali”, ovvero un insieme di progetti operativi considerati importanti per lo sviluppo della comunità in un’ottica di sostenibilità. Uno di questi cantieri riguarda la necessità di  sensibilizzare e coinvolgere ancora di più gli operatori, gli ospiti, i residenti e i lavoratori sulle tematiche della sostenibilità, in linea con la Carta dei Valori stilata e approvata nella prima fase del Future Lab. Per raggiungere l’obiettivo di questo cantiere si è pensato di realizzare un manuale di buone pratiche, costruito sulla base sia delle indicazioni date dalle più importanti istituzioni a livello mondiale in tema di sviluppo sostenibile del turismo, come il Global Sustainable Tourism Council (GSTC), il World Tourism Organization (UNWTO) e il nostro partner Earth Check, leader mondiale per la certificazione sostenibile in ambito turistico; sia da quanto è emerso dall’esperienza e dalle ricerche del Future Lab di questi ultimi due anni. Con il manuale si cercherà così di portare queste straordinario bagaglio di conoscenze a quante più persone possibili, facendolo in modo semplice e intuitivo, ma non banale».

Ovvero?
«In pratica non limitandosi a suggerire in modo generico comportamenti virtuosi, come spegnere le luci quando si esce dalla stanza, ma andando nel concreto, condividendo delle buone pratiche quick and easy, cioè facili e veloci che aiutino a fare meglio. Perché ormai non arrecare danno all’ambiente non basta più, occorre andare oltre. In questo senso l’obiettivo del manuale sarà di suggerire azioni a impatto positivo che aiutino a risparmiare energia e di conseguenza a ridurre la produzione di CO2; a risparmiare acqua; a ridurre la produzione di rifiuti alla fonte; a ripristinare la biodiversità dei luoghi; a evitare gli sprechi. Il tutto facendo in modo che emerga l’importanza, ma anche l’opportunità di agire tutti insieme, nella stessa direzione, seguendo gli obiettivi della Carta dei Valori. Sotto certi aspetti, potremmo dire, “accendendo lampadine” nella testa delle persone in un’ottica di sostenibilità ambientale. E poi facendo un ulteriore passo in più».

Quale?
«Oggi quando si parla di sostenibilità si pensa subito all’ambiente. Ma in effetti la sostenibilità ha tre ambiti di azione e cioè quelle ambientale, sociale ed economica. Quindi uno degli obiettivi del manuale sarà anche quello di dare consigli per fare bene in un’ottica sociale, nel rispetto della sostenibilità economica delle attività commerciali e della popolazione».

Oltre a questi, saranno dati altri suggerimenti?
«Sì, su temi estremamente importanti, a cominciare dalla riduzione dell’utilizzo della plastica monouso: tutto ciò che è monouso rappresenta infatti uno spreco, perché nato per essere usato una volta e diventare quindi subito un rifiuto, come per esempio le bottigliette di plastica o i cosiddetti set di cortesia. Ci sarà un’attenzione anche per lo spreco alimentare, sensibilizzando a un’erogazione di servizi di ristorazione più responsabili».